Rassegna stampa etica
Il liquido amniotico del filantropocapitalismo è la diseguaglianza
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- Creato: 23 Novembre 2020
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Con le loro fondazioni dominano il mondo. Sempre più potenti sono le fondazioni dei moderni “filantropi”, ma sarebbe meglio definirli “filantropicapitalisti”. I loro nomi? Sono i soliti Gates, Tuner, Zuckeberg. Senza dimenticare i Rockefeller. Il “turbocapitalismo” trova, così, altri spazi di dominio. Ma quali sono i nuovi ambiti in cui esercitano il loro potere di influenza politico e sociale? Ne parliamo con Nicoletta Dentico, giornalista d’inchiesta, autrice di un saggio, molto documentato, appena uscito in libreria: “Ricchi e buoni? Le trame oscure del filantrocapitalismo” (Editrice Emi, pagg. 288, Euro 20). Nicoletta Dentico, è esperta di cooperazione internazionale e diritti umani. Ha coordinato in Italia la Campagna per la messa al bando delle mine vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 1997, e diretto in Italia Medici Senza Frontiere con un ruolo importante nel lancio della Campagna per l’Accesso ai Farmaci Essenziali. Cofondatrice dell’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (Oisg), ha lavorato a Ginevra per Drugs for Neglected Diseases Initiative, e poi per l’Organizzazione mondiale della sanità. Dal 2013 al 2019 è stata consigliera di amministrazione di Banca Popolare Etica e vicepresidente della Fondazione Finanza Etica. Dirige il programma di salute globale di Society for International Development (Sid).
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